sabato 3 dicembre 2022

Perché a Natale



Perché il periodo di Natale è così  particolare, unico, intenso e intriso di sentimenti?
Perché proprio Natale scatena il mondo diviso da un parte in consumismo sfrenato, esteriorità e dall'altra in altruismo, gentilezza, carità ed empatia?
Perché a Natale si acuisce il senso della famiglia, della vicinanza ai propri cari  e per contro anche il senso di solitudine?
Perché a Natale si celebra la nascita di Cristo.
Non esiste altra ragione.
Alla domanda:
-Come si fa a credere?-
Da parte mia rispondo:
-Come si fa a non credere?-
L'eco di quell'avvenimento,  di ben oltre duemila anni ormai, è ancora così potente da saper scuotere all'ennesima potenza ogni cuore disposto a farsi scuotere.
Dunque cari cuori, lasciatevi scuotere.
Non abbiate timore.
Spalancate la porta al Suo amore.
Tutti ve lo meritate.

Un abbraccio sotto il vischio.
Eleonora ❤️

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mercoledì 14 settembre 2022

Cose


14 settembre 2022


Che giornata internazionale era ieri? Ogni giorno ce n'è una, per tutti i gusti. 
Ieri era quella dei lasciti, cioè di quello che si lascia in eredità.
Durante la mattinata mi sono fatta due sane risate sentendo alla radio gli ascoltatori che, dato il tema, raccontavano che dopo la dipartita di zii piuttosto che nonni ecc. avevano trovato scrupolosamente conservate le cose più assurde.
Si ride. Ma anche si riflette.
Con quella di mia suocera, scomparsa da poco più di un mese, è la quarta casa che aiuto a sgomberare negli ultimi anni.
Garantisco che il dover "smantellare" un'abitazione, nel momento che chi la occupava ora è dall'altra parte del velo, mi ha insegnato e "segnato" tantissimo.
Ricordo la casa degli zii della mia amica Paola: traboccante di oggetti, oggettini, chincaglierie accumulate negli anni nei loro numerosi viaggi. Chissà cosa ricordava loro ognuno di quelli. 
Una vita intera in una casa.

Com'è possibile vivere senza le cose che sono la nostra vita? Spogli del nostro passato non ci riconosciamo. Fa niente, non c'è posto, bisogna lasciarlo.

da Furore
John Steinbeck

Ma senza aver potuto sfortunatamente avere avuto figli, la maggior parte di tutto quello è andato "svenduto" al primo venuto. E se ci pensiamo non sarà molto diverso anche per noi.
Quella cosa materiale a cui siamo tanto affezionati o è magari particolarmente legata a un ricordo per noi prezioso, per altri può non valere assolutamente nulla.
Nota bene: in quella casa tutto ciò che era d'oro era già stato fatto opportunatamente sparire da nipoti che ne rivendicavano il "valore affettivo".
(Mi chiedo chissà perché per ricordarsi di qualcuno molti  abbiamo proprio bisogno di un suo oggetto d'oro 🤣🤣🤣, ma sicuramente anche voi è capitato di assistere a questa triste realtà).
Poi nel 2020 i miei genitori.
Persi entrambe a distanza di cinque mesi, dover sgomberare la casa dove sono cresciuta controllando un miliardo di oggetti uno ad uno: aldilà della fatica un viaggio emotivo notevole.
La vita insegna che si può accumulare ricchezza da un giorno all'altro o viceversa perdere tutto in un attimo (basti pensare ai romanzi di Dickens o Twain).
Sulla terra un euro vale meno di un milione. Ovvio.
Ma in cielo il valore intrinseco delle cose è totalmente diverso.
In cielo, non lo dimentichiamo, possono pesare le intenzioni tanto quanto le azioni.


21 Ed ora, se Dio, che vi ha creato, dal quale dipendete per la vostra vita e per tutto ciò che avete e che siete, vi accorda qualsiasi cosa chiediate che sia giusta, con fede e credendo che riceverete, oh, quanto più dovreste voi impartire gli uni agli altri le sostanze che avete! 22 E se voi giudicate l’uomo che vi rivolge la sua supplica, chiedendo delle vostre sostanze per non perire, e lo condannate, quanto più giusta sarà la vostra condanna per aver trattenuto le vostre sostanze, che non appartengono a voi ma a Dio, a Cui appartiene anche la vostra vita; e tuttavia voi non gli rivolgete alcuna supplica, né vi pentite di quel che avete fatto. 23 Io vi dico: Guai a quell’uomo, poiché le sue sostanze periranno con lui; ed ora io dico queste cose a coloro che sono ricchi per quanto riguarda le cose di questo mondo. 24 E di nuovo io dico ai poveri, a voi che non avete, e tuttavia avete il necessario per sopravvivere di giorno in giorno; intendo voi tutti che rifiutate ai mendicanti perché non avete; vorrei che diceste in cuor vostro: Non do perché non ho, ma se avessi darei.

(Mosia 4)



L’ammonimento di istituire «una casa di preghiera, una casa di digiuno, una casa di fede, una casa d’istruzione, una casa di gloria, una casa d’ordine, una casa di Dio» ci offre una visione divina del tipo di casa che il Signore vorrebbe che edificassimo. Facendo queste cose diamo inizio alla costruzione di una «dimora spirituale» in cui tutti possono risiedere, a prescindere dalle condizioni materiali—una casa che custodisce un tesoro che «né tignola né ruggine consumano».

(Sacre case, sacri templi 
Gary E. Stevenson
Aprile 2009)

19 Non ammassatevi tesori sulla terra, dove i vermi e la ruggine guastano, e i ladri penetrano e rubano; 20 Ma ammassatevi tesori in cielo, dove né vermi né ruggine guastano e dove i ladri non penetrano né rubano

(3 Nefi 13)

E poiché siamo umani e quindi imperfetti e bisognosi di rinfrescare continuamente la nostra memoria così come il nostro stato spirituale, aiutiamoci per lo meno ad avere nelle nostre case ciò che ci riporti alla mente la serenità che solo il Padre Celeste ci può dare.
Preservare le cose si, ma senza ostinarsi a possederle.



Un abbraccio
Eleonora 

PS   Socrate nella sua tunica logora al mercato:
"Quante cose che non mi servono"
Ahahah