giovedì 1 ottobre 2015

Ponti


Qualche settimana fa ho fatto un sogno. Mi trovavo nella casa dei miei genitori, quella in cui sono cresciuta. Guardando dalla finestra vidi che l'accesso alla strada proprio di fronte era ora sbarrata da un grosso cancello. Così chiesi a mia madre cosa fosse successo e per quale ragione adesso non si poteva più passare. Così lei mi spiegò che all'interno del piccolo paese si erano create due faide. In pratica alcune persone di due diverse zone del posto avevano cominciato a litigare. Il tutto nel tempo si era esteso al punto tale che erano stati innalzati dei muri perchè nessuna delle due parti avesse più contatti con l'altra. Non solo, questi muri, ovunque stavano diventando sempre più numerosi. Provai un grosso dolore nel sentire questo e piansi pensando a quante persone che abitavano al di là che non avrei più potuto rivedere. Al mio risveglio naturalmente fui sollevata dal fatto che fosse solo un sogno. Ma ho continuato a pensare a quei muri. Quanti muri, in effetti, noi tendiamo a costruire: per orgoglio, per paura, per vergogna, per non vedere, fatti  di sfiducia, di odio, di indifferenza..  Perchè prima di quelli di cemento i muri li costruiamo dentro di noi e specialmente nei confronti degli altri. Ma abbiamo mai pensato, impilando un mattone sopra l'altro, a quante opportunità ci perdiamo ? Penso se avessi messo un muro tra me e due bambine in particolare alle scuole elementari. Ero arrivata ad essere veramente esasperata dal loro comportamento. Combinavano un guaio dietro l'altro e non mancavano occasione di prendersi gioco di chiunque. Nonostante fossi timida e molto insicura non misi il muro quando alle scuole medie me le ritrovai di nuovo nella mia classe e vicine di banco. Non solo non si dimostrarono cattive come potevano sembrare ma, conoscendoci meglio e frequentando le nostre case, diventammo grandi amiche. Adesso sono brave nel lavoro, come mogli e come madri. E questa storia l'ho usata per insegnare ai miei figli di non fermarsi mai all'apparenza e che le persone possono cambiare in meglio. Cosa sarebbe successo se la sera che incontrai l'uomo che poi ho sposato per l'eternità se avessi messo un muro? Si, perchè  inizialmente entrambe eravamo convinti che all'altro non saremmo mai potuti piacere.. Ma abbiamo iniziato a parlare, ne è nata un'amicizia che poi è diventata qualcosa di più profondo. E quando ci siamo svelati quello che invece provavamo già dall'inizio ci siamo fatti, e ancora adesso facciamo, una grossa risata. Ma se ognuno di noi si fosse fermato alle proprie convinzioni? Se avessi messo un muro di pregiudizio davanti a Paola pensandola una persona agiata di quelle dedite all'apparenza adesso non avrei un'amica che è come una sorella. E se i figli di Mosia avessero messo un muro di diffidenza tra loro e i Lamaniti? Non si sarebbe potuto veder nascere un popolo meraviglioso. E se non mettessimo muri di diffidenza con i nostri vicini, con i nostri colleghi, ecc?
E se invece di costruire muri.. costruissimo ponti ?


Eleonora




"Noi costruiamo troppi muri e non abbastanza ponti"
(Isaac Newton)