lunedì 31 agosto 2015

Eccomi qui




Ed eccomi qui, dopo aver ricevuto una nuova chiamata nella mia chiesa, a chiedermi: 
CHE COSA IO HO DARE?
Eccomi qui: la più inadeguata dell'universo, la meno organizzata, la più confusionaria, la smemorata cronica che dimentica fatti, cose, nomi e testa, che è capace di dimenticare una pizza o una torta nel forno per un'intera notte, quella dalla fantasia galoppante peggio di Walter Mitty, quella che non sa nemmeno attaccare un bottone, ma che neanche sa stirare bene o smacchiare come si deve, quella che non ha ancora capito come si gestiscono le pulizie di casa (oltre che i figli e i loro orari), quella che non sa gestire un euro, quella che non ha pazienza ne con i capelli ne con il trucco, quella che specialmente le buie mattine d'inverno si sveglia presto ma il suo cervello no come del resto nemmeno il suo ottimismo, quella a cui sono uscite così tante stupidaggini in inglese che forse è meglio non imparare anche lo spagnolo e far ridere anche tutti i suoi amici latinoamericani, quella che sa cosa sono le malattie croniche e le cure a vita, quella che un giorno è un leone e un altro è un bradipo,  quella che purtroppo deve ricorrere al dormire per spegnere almeno per un po' un cervello iperpensante, quella che era una bambina timidissima e fondamentalmente dentro lo è ancora,  quella piena di paure, di insicurezze,quella imbranata, quella che non ha mai avuto un dialogo con suo padre, quella che non si riconosce per niente nel  suo luogo di origine sentendosi  così  da sempre come se abitasse in terra straniera (e con questo posso estendere questo sentimento a tutta la terra), quella che sa cosa vuol dire essere l'unico membro della sua chiesa nella famiglia di origine (a parte gli antenati), quella che sa cosa vuol dire avere figli che hanno smesso di credere negli stessi princìpi, quella che è il vaso rotto di anziano Holland perchè sa cos'è la schizofrenia e la depressione, oltre che la frustrazione e lo scoraggiamento, quella che ha provato ad essere quasi alla rottura del proprio matrimonio, quella che sa cos'è la solitudine e il silenzio che da un lato teme e dall'altro cerca, quella che soffre di crisi d'identità, che continua a chiedersi "cosa farà da grande", quella che ha scritto decine e decine di testimonianze.. e sono ancora lì da pubblicare sperando che il contenuto superi la qualità dell'italiano e della punteggiatura.  Eccomi qui: con il mio carico di limiti, di difetti, di mancanze, di errori, tutti dati perchè ne faccia buon uso, perchè dall'esperienza ne tragga insegnamento, per essere più comprensiva, perchè non mi risparmi nel dare. Eccomi qui: imperfetta ma viva. Eccomi qui: con il desiderio di andare avanti, con il desiderio di onorare il mio Padre Celeste perchè  se anche il mondo mi voltasse le spalle ma il mio cuore fosse accettevole a Lui andrebbe bene perchè in fondo è quello per cui sono qui su questa terra.   Ed è questo che ho da dare. 


Eleonora