Ho fatto due passi nel bosco oggi, spinta dal cielo azzurro.
Camminavo sul sentiero ricoperto di vecchie foglie, alcune cadute anche dallo scorso autunno, e cercavo con gli occhi un segno che la nuova stagione stesse per arrivare.
E quasi impercettibili.. eccoli li', i miei fiorellini bianchi, puntuali ogni anno in tutta la loro semplice, umile, silenziosa ma gloriosa bellezza. Ogni mese di marzo sembra che da lassu' Qualcuno si erga proclamando:
"Che lo spettacolo abbia inizio!
Che primavera sia!"
E in pochi giorni queste minuscole candide opere d'arte sono capaci di ricoprire il bosco di decine di tappeti bianchi. La loro vita e' breve ma tanto devotamente e intensamente dedicata a dare bellezza da lasciarmi ogni volta un segno nell'anima cosi' profondo che, finito lo spettacolo, gia' comincio ad aspettare il prossimo per emozionarmi ancora.
I miei piccoli, preziosi fiori bianchi..
un giorno li ho persino sentiti cantare.
Un attimo di distrazione, ti giri e loro sono sbocciati.
Cosi',
senza far rumore,
senza tante parole,
senza cerimonie ufficiali:
eppure quale potenza!!
E ubbidiscono tutti a una sola voce, quella del Padre Celeste, che tramite loro ci ricorda che il sole arrivera' sempre, anche dopo il piu' rigido e difficile inverno.
Fossero potenti le mie parole per rendere omaggio a questo spettacolo e al suo Creatore.
Ma non saranno mai cosi' potenti come lo sbocciare di un fiore.
Eleonora :)
"E cio' che e' grande procede da piccole cose." (DeA 64:33)
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