lunedì 5 giugno 2017

Superstizioni e superstizioni


"Non e' vero.. ma ci credo!"
si dice quando si parla di superstizione. 
E io in quanto italiana ne so parecchio in merito. Vivo in un paese dove nei secoli si sono accumulate credenze, leggende metropolitane e scaramanzie varie annesse. Una cornice apparentemente non proprio favorevole dunque. 
Eppure.. 
Eppure riflettendo sul come certe credenze abbiano avuto inizio voglio esprimere la mia gratitudine a quegli individui che ne hanno inventate (di sana pianta) alcune. Parlo di quelle che hanno l'effetto opposto del procurarti disagio, inquietudine, ansia, preoccupazione ecc. 
(del tipo gatti neri, sale rovesciato ecc) 
Ma anzi.. 
Ho immaginato due amici che camminano per la strada. 
Uno dei due accidentalmente .. calpesta quello che un cagnolino ha lasciato poco prima. 
Noooo!! Che situazione imbarazzante e disagevole. Ed e' li' che l'amico s'inventa: 
"Hey, ma non lo sai che porta fortuna?!"
E cosi' la giornata dell'amico puo' prendere decisamente una piega migliore. 
Ho immaginato un padre il giorno delle nozze della figlia, giorno che dovrebbe essere indimenticabile ma inizia in un tremendo acquazzone. Cosi' il padre vedendo gli occhi tristi della figlia davanti alla finestra e a una triste prospettiva per la festa, si inventa che i matrimoni piu' riusciti  sono stati celebrati in giorni cosi. 
"Sposa bagnata, sposa fortunata". 
Ho immaginato chi, davanti a qualcuno svegliatosi nell'ansia per aver sognato di veder morire una persona cara, lo tranquillizzava, non solo rassicurandolo che non si sarebbe avverato ma anzi che 
quello speciale avvenimento gli avrebbe "allungato la vita". 
E poi grazie a chi ha inventato che "ragno porta guadagno" e cosi' via alla creativita' positiva. Grazie. Anche se sappiamo tutti che non e' vero e' bello pensare che semplicemente qualcuno ha cercato, in situazioni particolari, di portare un po' di ottimismo. 
Io stessa amo regalare quadrifogli anche ad estranei solo per vederli sorprendersi piacevolmente: non e' certo il quadrifoglio, ma il gesto simbolico. E' un gioco. 
Non lo e' invece cio' in cui credo e da cui posso attingere ottimismo e speranza in ogni circostanza della vita: il sapere di far parte del piano di felicita'del Padre Celeste. 
Questo e' vero. :) 

Un abbraccio 


Eleonora 

Ps  Chi leggera' e condividera' subito               questo mio post vedra' accadergli qualcosa di piacevole 

Pps  Se avete riso state gia' meglio. 
        Visto? 
        Ahahaha








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