E' dall'inizio dell'anno che sto riflettendo seriamente su alcune mie paure.
Una in particolare di queste ho deciso che non la tollero piu'.
Allora ho voluto sedermi e guardarla in faccia. Aveva le sembianze di un drago sputafuoco con occhi iniettati di sangue.
Si, perche' la paura spesso ce la vediamo cosi': qualcosa di mostruoso, di spaventosamente enorme, di fronte alla quale o ti blocchi, ti pietrifichi o scappi.
E' un mostro che diventa piu' grande e piu' forte se glielo lascio fare.
E sono io che scelgo se lasciarle o meno la vittoria. Si, perche'..
IL DRAGO NON E' INVINCIBILE.
Ho preso consapevolezza di questo e ho trovato il coraggio di decidere di combattere. Mi sono vista agguerrita, in armatura con una spada sguainata pronta alla sfida, sfida che non e' cosi' lontana. Questa e' stata la mia prima reazione, il primo passo verso la soluzione. Ero piu' sicura, certo, piu' determinata. Eppure il drago appariva ancora grande e pericoloso.
Felice e piena di gratitudine comunque per la presa di posizione (caspita, stavo agendo!) ecco che dall'alto e' arrivato un aiuto, un'illuminazione.
Ero agguerrita, pronta con "la lancia in resta" ma... non era quello che dovevo fare. Questo stava dando al drago piu' forza, potenza e importanza di quanto in realta' potesse avere.
IL DRAGO NON SI SCONFIGGE CON LA SPADA, MA CON IL SORRISO.
Con questa visione completamente nuova il viaggio che mi sta portando al drago mi e' apparso molto sereno ed edificante: un percorso di crescita personale e spirituale da affrontare e vivere giornalmente come qualcosa di sacro. E su terreno sacro.
E non e' finita. Da Lassu' non si smette di mandare messaggi che sappiano ispirarmi.
Stamattina in chiesa, durante la riunione sacramentale, un bimbo seduto davanti ha lasciato cadere un suo giocattolo davanti a me. Nel chinarmi per raccoglierglielo ho visto che era un draghetto. E ho sorriso.
Nella mia mente e' entrata una frase di Norman Vincent Peale che avevo dimenticato:
"AFFRONTA GLI OSTACOLI
E FA QUALCOSA PER SUPERARLI.
SCOPRIRAI CHE NON HANNO NEANCHE LA META' DELLA FORZA
CHE PENSAVI AVESSERO."
Il giorno che avro' sconfitto la mia paura probabilmente mi rendero' conto che il drago che credevo enorme e spaventoso in realta' era piccolo, inerme e inoffensivo come il giocattolo di quel bimbo.
STO ANDANDO AD AFFRONTARE IL DRAGO.
CON IL SORRISO.
:)
Eleonora
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